In un discorso recente, Viktor Orbán ha detto: «I progressisti moderati non esistono. I progressisti moderati non sono altro che comunisti con un diploma». E se fosse vero l’opposto? Se definissimo «progressista moderato» chi si occupa delle libertà e «comunista» chi è consapevole che si possono preservare tali libertà solo attraverso cambiamenti radicali visto che il capitalismo si avvicina alla crisi, allora dovremmo dire che, oggi, a riconoscersi ancora come comunisti sono i progressisti moderati con un diploma – chi ha studiato con serietà le ragioni del pericolo che investe i valori progressisti e ha compreso che a salvarli sarà soltanto un cambiamento radicale.
*** Slavoj ŽIŽEK, 1949, filosofo, sociologo, politologo, accademico sloveno, Virus, Ponte alle Grazie, 2020
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