domenica 15 febbraio 2015

#VIDEO #PSY / Elizabeth Lesser, Invita l'Altro a pranzo



Elizabeth LESSER, saggista e 'guaritrice' statunitense
Invita l'Altro a pranzo - Ted, dicembre 2010
video, 11min08

Possono coesistere in noi varie personalità.
Elizabeth Lesser confessa di averne almeno due: la mistica e la guerriera. Che ogni tanto entrano in conflitto. L'ideale sarebbe mantenerle in equilibrio.
Se prevale la guerriera, per esempio, il rischio è la demonizzazione dell'altro. E oggi questo rischio è pressocché la certezza quotidiana.

Un intervento pacato, ma convinto. Che cerca di far capire come si possa, se si vuole, creare un processo di comprensione reciproca. Che ci faccia deporre le armi.
«Invitiamo a pranzo l'Altro», lei dice. Scegliamo chi è più lontano dal nostro punto di vista. Chi la pensa all'opposto. Chi sentiamo avversario. E cerchiamo, prima di metterci a conversare, di condividere delle regole minime di relazione per il pranzo. Per esempio: non cercare di convincersi reciprocamente. Non difendersi. Non interrompersi. Essere curiosi. Cercare di essere autentici. E, soprattutto, ascoltarsi.

La relatrice racconta di una sua esperienza che ha dato il via al suo progetto "Invita l'Altro a pranzo".
Al di là di un certo solito facile 'semplicismo ottimistico' tipicamente americano, l'intervento offre spunti da coltivare. (mf)

° ° °
«« Sono sempre stata attratta da quelle rare persone che non hanno questo problema, che dedicano la vita all'umanità, col coraggio del guerriero e la grazia del mistico - gente come Martin Luther King Jr. che scrisse: «Non potrò mai essere chi dovrei essere, finché non divento chi dovrei essere.Questa» ha scritto «è la struttura interconnessa della realtà.» 
E poi Madre Teresa, un altro guerriero mistico, che disse: «Il problema del mondo è che il cerchio che abbiamo tracciato attorno alla nostra famiglia è troppo piccolo». 
E Nelson Mandela, che vive secondo il concetto africano di ubuntu che vuol dire che io ho bisogno di te per poter essere me, e che tu hai bisogno di me per essere te. 
Ora a noi piace pensare a questi tre guerrieri mistici come se fossero nati col gene della santità. Ma in realtà tutti noi possediamo la loro stessa capacità, e ora tocca a noi proseguire il loro lavoro.
Mi rincresce profondamente vedere come tutte le le nostre culture demonizzino l'Altro permettendo di parlare a coloro che creano maggiormente divisioni. (...)

«« Alla fine del pranzo eravamo convinte della reciproca apertura mentale. Nessuna di noi aveva cercato di cambiare l'altra. Ma non avevamo neppure preteso che le nostre differenze scomparissero in un attimo dopo un pranzo. Anzi, abbiamo mosso insieme i primi passi, superando le reazioni scontate, per andare nel luogo chiamato ubuntu, il solo luogo dove si trovino le soluzioni ai problemi che sembrano più intricati.
E voi, chi dovreste invitare a pranzo? La prossima volta che vi accorgerete di giudicare gli altri sulla base di luoghi comuni, quella sarà l'occasione giusta. 
E cosa vi potrebbe succedere durante il pranzo? Si aprirà il Cielo e si sentirà la musica di "We are the World"? Probabilmente no. Perché per l'ubuntu ci vuole tempo, ed è difficile. Si tratta di due persone che devono rinunciare ad essere dei tipi "lo-so-già". Sono due persone, due guerrieri, che depongono le armi e che si vanno incontro. 
Ecco cosa scriveva il grande poeta persiano Rumi: "Al di là delle idee del cosa è giusto e del cosa è sbagliato, esiste un luogo. Io vi incontrerò lì" . »» (Elizabeth Lesser, dal video)

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