Marco ROVELLI, 1969, scrittore e musicista,
Il dio dei denari
video, 4min25
Il testo è tratto dal sito ‘Canzoni contro la guerra’, 19 aprile 2008, http://bit.ly/1rKPbx3
La canzone ha per tema le donne che perdono il loro uomo sul lavoro
L’angelo schiavo, accecato, impotente
sigilla di sangue innocente le porte
poi viene il signore onnipotente
e alle soglie imbiancate scombina la sorte
Siede per terra, la donna
E soffia via la cenere
Guarda il cielo di sbieco
E non può più attendere
Intorno tutto è infecondo
Negli occhi il deserto
In fine è un grido che s’alza
Dal suo seno aperto
Eccolo il dio dei denari
Che brucia vite e ne fa scorta
Macchina viva, carne morta
Non tutti gli umani sono uguali
Eccolo il dio dei denari
Il passato è davanti allo sguardo disperso ed impuro
La donna si strappa di bocca il tempo futuro
Si alza e conosce da un segno che è tempo di andare
Impone un ritmo al suo passo
E’ pronta a parlare
Questo tempo labile ha un segno indelebile
che chiama a raccolta la forza dei mari
per aprire bocche dischiudere mani
ed un’altra vita sia in salvo domani.
Eccolo il dio dei denari
Che brucia vite e ne fa scorta
Macchina viva, carne morta
Non tutti gli umani sono uguali
Eccolo il dio dei denari
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