C’è un rombo un’armata
un sordo rullo di tamburo
che avanza all’alba dal fondo
delle metropoli;
senza trombe né squilli
dilaga il lungo
scalpiccìo; lente, pesanti,
al suo scuro clamore
in alto si schiudono
le palpebre grevi delle serrande:
fugge il notturno sospirando,
s’alza l’alta febbre
del fare.
*** Pietro INGRAO, nato nel 1915, politico e poeta, Chiamata, da Pietro Ingrao, L’alta febbre del fare, Mondadori, 1994.
Anche in 'losguardopoIetico', 329, 10 maggio 2014, http://twl.sh/1nr5Ac8
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