Aziende Usa guidate da donne - Variazione Valore Azioni (%)
da 'Internazionale', 27 marzo 2015
Le aziende guidate da una donna raggiungono risultati migliori, scrive Quartz.
Lo dimostra uno studio dell'informatica Karen Rubin, che ha raccolto i dati sui risultati delle imprese statunitensi guidate da una donna tra il 2002 e il 2014 e poi li ha confrontati con l'andamento delle 500 principali aziende quotate a Wall Street.
Il rapporto tra utili operativi e capitale investito è del 340% nelle aziende guidate da una donna e del 122% nelle 500 società quotate in borsa.
(da 'Internazionale', 27 marzo 2015)
Mah, che dire? Non riesco a farmi prendere da queste "curve": sospetto sempre che siano le ennesime polpette avvelenate date in pasto al parco buoi da astuti graficisti al solo scopo di "diversificare" il portafoglio azionario. Lo scetticismo ahimé si rafforza se pongo la fatidica domanda: "da chi sono veramente guidate le aziende , quotate? "
RispondiEliminaChi mi conosce sa che non sono un fan di numeri, statistiche, punteggi. Dico sempre che nei numeri possiamo 'barricarci': e allora li brandiamo e sventoliamo per sbattere in faccia agli altri le nostre certezze.
RispondiEliminaPerò i numeri servono e qualcosa ci dicono: se anziché farci 'arrivare', ci inducono a 'partire'. Spingendoci a fare ipotesi, a mescolarli con le nostre intuizioni, ad accompagnarli con le nostre opinioni. Cioè: se non ci fanno credere che 'loro' sono 'oggettivi' e 'noi' siamo sempre e solo pericolosamente 'soggettivi'.
Quindi anch'io, rispetto a questa tavola, resto dubbioso. Nel senso che, appunto, né la rifiuto né la sposo come verità assoluta. E ad esempio vorrei capire di più: scavando 'dentro' quei numeri.
Confesso solo che un po' mi piacerebbe che il risultato fosse davvero quello qui indicato. Avremmo tutti bisogno, nella società e nelle imprese, di più 'femminile': maschi e femmine. E non è 'buonismo democratico': è convinzione fondata sulla evidenza concreta. Per meglio muoversi nella complessità crescente e incrementare l'efficacia delle nostre azioni, c'è bisogno di ogni 'diversità' capace di 'includere' e integrare.
Certo, se poi penso alle donne in 'similmaschio' in crescita esponenziale e magari maggioritarie anche nei numeri di questa tavola, anche la piccola speranza che questo grafico mi suscita, svanisce.