Quel dato del 35% è inquietante perché nella realtà, probabilmente, è ancora più alto. Sicuramente c'entra la crisi, che drammatizza tutto. Ma altrettanto sicuramente c'entra il nostro dna culturale: 'familistico', sia in senso stretto che allargato. Dopodichè bisognerebbe anche ricordare la differenza tra 'raccomandazioni' e 'segnalazioni': le prime, ovviamente, annullano qualunque meritocrazia, le seconde, se non scivolano verso le prime (!), possono non essere in contrasto e sono abbondantemente usate anche in paesi (anglosassoni) in cui il merito è un valore praticato assai più che da noi.
Quel 35 % (+ 11 % su 1997) che confida nelle "entrature " inquieta assai.
RispondiEliminaQuel dato del 35% è inquietante perché nella realtà, probabilmente, è ancora più alto.
RispondiEliminaSicuramente c'entra la crisi, che drammatizza tutto. Ma altrettanto sicuramente c'entra il nostro dna culturale: 'familistico', sia in senso stretto che allargato.
Dopodichè bisognerebbe anche ricordare la differenza tra 'raccomandazioni' e 'segnalazioni': le prime, ovviamente, annullano qualunque meritocrazia, le seconde, se non scivolano verso le prime (!), possono non essere in contrasto e sono abbondantemente usate anche in paesi (anglosassoni) in cui il merito è un valore praticato assai più che da noi.