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Provate, un giorno, a socchiudere con delicatezza la porta della camera dei vostri bambini. Li vedete in fondo alla stanza giocare per una volta tranquillamente tra loro, lontani dal sostegno e dal giudizio degli adulti (...).
Se non avete figli, cercate di sorprendere il vostro amato o la vostra amata mentre sta domendo (...).
Non notano la vostra presenza, non si sentono osservati, si divertono con se stessi, interamente votati all'immanenza del loro gioco o del loro sonno. Dovessero all'improvviso accorgersi di voi, sarebbe la fine, perché in un batter d'occhio tutto rientrerà nel circo ordinario della vanità degli ego, della rivalità degli sguardi (...).
Ma finché questo non avviene, si guadagna qualcosa di straordinario: un istante d'amore privo di reciprocità (...) di una serenità senza eguali».
*** Pierre ZAOUI, 1968, filosofo francese, L'arte di scomparire, 2013, Il Saggiatore, 2015, citato da Barbara Stefanelli, blog 'Io donna', 25 aprile 2015.
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