« Lo chiamano artivismo (o attivismo creativo), un incrocio fra arte e attivismo che sta a indicare tutte quelle azioni non violente (ma non proprio tutte legali) che gruppi più o meno strutturati e in genere anonimi, compiono per criticare e tentare di cambiare la società in cui vivono.
Dai writer agli artisti di strada fino agli haker informatici (il cosiddetto attivismo tecnologico o hacktivismo), l’artivismo negli ultimi anni si è manifestato in forme diverse e con obiettivi più o meno politicizzati, finendo per indicare un insieme di movimenti eterogenei, anche in funzione del paese in cui hanno avuto origine. (...) »
*** Patrizia LA DAGA, giornalista e blogger, Artivismo sociale. Tra arte, cultura, protesta e buoni sentimenti, 'le ultime20.it', aprile 2015
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