[D: Da giovane, cosa l'ha resa infelice?]
La povertà. Si vive in uno stato di vergogna continua, si sente di non essere adatti, si abbassano continuamente i propri limiti. La povertà è una casta psicologica, e sono pochi quella che riescono a romperla. Non si ha dignità sociale, è un'onta.
[D: Cosa le dà fastidio?]
La disonestà, l'incapacità di essere dignitosi. C'è un racconto di Hemingway in cui si descrive come si può truccare una corrida. I toreri infilano spille nei testicoli dei tori. L'Italia è un Paese così: abbiamo capacità straordinarie, circostanze geografiche e culturali meravigliose. Siamo un toro fertile e stupendo, ma con gli aghi nei coglioni.
*** Fortunato CERLINO, 1964, attore, intervistato da Camilla Baresani, «Potevo far fuori un politico (ma poi ho preferito far serie tv)», estratto, 'Style Magazine', giugno 2015
Nessun commento:
Posta un commento