Change Management.
E Changing Management.
Sì, è inglese.
Ma i termini sono chiarissimi anche in italiano. Specie se leggete il #pin.
Che è dedicato ai troppi managerini i quali, alle convention, si riempiono la bocca di parole vuote. Meglio se in inglese.
Ed è dedicato (soprattutto oggi, dopo le elezioni regionali) al renzismo e alla sua (tronfia) cultura.
Che imita managerini e consulentini, più o meno rampantini. E non conosce autocritica, ma è campione di proiezione.
Quel meccanismo psicologico, di cui fino a ieri era maestro Berlusconi, in base al quale la colpa è sempre attribuita agli altri. E si immaginano ogni giorno complotti che oserebbero intralciare chi è vincente per default. Anche quando perde. (mf)
Comunque, per capire meglio la differenza fra change e changing, sempre in questo blog, ecco un mio precedente scritto: qui
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