Rugghiare
verbo intransitivo, probabilmente derivato da ruggire incrociato con mugghiare.
(a) - In senso letterale, riferito al leone o al cinghiale o ad altre bestie feroci: il mandar fuori la voce, con un suono violento e prolungato, simile a un ruggito, manifestando così fame o dolore o ira.
Esempi:
«Le larghe zanne arruota e il grifo serra E rugghia e raspa» (Poliziano); «El cinghial bolle... E rugghia e raspa».
(b) - In senso esteso e in chiave iperbolica riferito soprattutto alla natura che emette suoni o rumori violenti e insistenti.
Esempi:
«Poscia che ’l foco alquanto ebbe rugghiato Al modo suo» (Dante); «Divampare il fuoco / rugghiando» (Giusti).; «Il mare rugghiava minacciosamente».
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
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