Il padrone è il socio del suo operaio, l’operaio è socio del padrone. (...)
Dagli uomini ci aspettiamo che facciano ciò che si chiede loro di fare. L’organizzazione è specializzata in misura così elevata che ogni singola parte dipende così strettamente da tutte le altre che non possiamo pensare neanche per un momento di permettere agli uomini di fare quello che vogliono (...).
Gli uomini si trovano in fabbrica per svolgere la massima quantità possibile di lavoro e per ricevere la massima quantità possibile di paga. Se a uno si permettesse di fare quello che vuole, la produzione ne risentirebbe e quindi ne risentirebbe anche la paga. Se qualcuno non gradisce lavorare a modo nostro, può sempre andarsene.
*** Henry FORD, 1863-1947, imprenditore statunitense, fondatore della Ford Motor Company, Autobiografia, a cura di Samuel. Crowther, Rizzoli, Milano, 1982, citato da Domenico De Masi, La fantasia e la concretezza, Rizzoli, Milano, 2003.
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