martedì 26 gennaio 2016

#SPILLI / Linciaggio, ormai c'è chi lo elogia (M. Ferrario)

Prato, da 'Il Tirreno': «Cinesi, la pazienza è finita: ora è giustizia sommaria. Giovane marocchino legato a una recinzione e picchiato da un gruppo di orientali.» (qui)

Riporto a questo proposito uno scambio appena avvenuto su facebook, significativo dei tempi.

Una giovane iperattiva che dice tutto su tutto, tutti i minuti di tutti i giorni, commenta: 
«Bravi cinesi. Dove le istituzioni latitano....»

Un suo 'amico' aggiunge subito, in due post consecutivi, come preso da frenesia incontenibile:
(1) - «Fanno benissimo, popolo corretto, rispettoso, mai invadente, tutte persone per bene. Purtroppo non si può dire lo stesso degli arabi, dove in mezzo c'è una gran percentuale di criminali». 
E tre 'amici' sottoscrivono con tre 'like'.
(2) - «Storicamente la giustizia sommaria si pone in essere quando manca la giustizia ordinaria, o quando questa non è sufficiente. Ben venga la giustizia sommaria, quando serve».

Io non resisto e intervengo:
«"Bravi" cinesi??? Si sentiva la mancanza di un inno alla giustizia sommaria. Ora abbiamo colmato anche questa lacuna. Aspettiamo la prossima vergogna.»

Ed ecco il breve ping pong che segue, sempre con la giovane suddetta.

Lei:
«Non mi vergogno sinceramente neanche un po' in un paese come l'Italia dove la giustizia è praticamente assente, dove gli assassini sono a piede libero ed anche le persone molto potenti e molto abbienti».

Io:
«Nulla giustifica l'istigazione alla giustizia sommaria. Io sono anche più incazzato di chi scrive per come (non) vanno le cose in Italia. Ma inneggiare al farsi giustizia da sé è solo aggiungere inciviltà alla molta (troppa) inciviltà che già ci ammorba. Ripeto: provo vergogna per simili (pseudo)opinioni. Anche se sono un ulteriore tassello allo 'spirito del tempo'. Che è, troppo spesso, di odio, violenza, linciaggio. Nella realtà e sui social.»

Lei:
«Mi dispiace per la tua disonestà intellettuale»,

Io:
«Forse non sai ciò che dici e usi espressioni al limite dell'insulto. Faccio comunque auguri al tuo intelletto: ne ha bisogno.»

Lei:
«Il mio intelletto sta benissimo. Invece il tuo è intriso di buonismo ideologizzato. D'altra parte fai parte della generazione che ha contribuito alla rovina dell'Italia».

Ho chiuso il contatto, naturalmente. 
Sia perché ero convinto che gli auguri al suo intelletto non potevano fare subito effetto. E sia perché ho intuito che se no mi linciava.

*** Massimo Ferrario, Linciaggio, ormai c'è chi lo elogia, per Mixtura

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