domenica 24 gennaio 2016

#MOSQUITO / Patrimoniale, i liberali (quelli seri, di una volta) (Luigi Einaudi)

Le ragioni le quali possono consigliare una imposta patrimoniale non sono di giustizia tributaria. Sono ragioni politiche e psicologiche. Si vuole creare un ambiente di sacrificio nelle classi proprietarie e risparmiatrici, sicché le classi non proprietarie rimangano convinte che ai tributi sui consumi da esse prevalentemente pagati si contrappongono imposte sui patrimoni pagate dai ricchi? Si crede che all’uopo giovi più una imposta straordinaria pagata una volta tanto che un aumento alla imposta annua sul reddito?... Se questi scopi un governo crede seriamente di poter raggiungere; se esso è sicuro di riuscire a rimettere poi altrimenti il bilancio in pareggio così da potere realmente consacrare tutto il provento dell’imposta patrimoniale allo scopo di ridurre il debito pubblico a cifra meno formidabile, esso è giustificato nello stabilire il tributo. 

*** Luigi EINAUDI, 1874-1961, giornalista, economista, politico, 2^ presidente della Repubblica nel periodo 1948-1955, da Cronache economiche e politiche di un trentennio, 1919-20, Einaudi, citato in ‘Sillabario’, ‘la Repubblica’, ‘R2 Diario’, 10 gennaio 2013.


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