Il futuro preoccupa moltissimo i genitori di oggi, al punto che si sentono eccessivamente coinvolti nella scelta universitaria dei figli e le loro buone intenzioni possono essere controproducenti. Ne parliamo con Elisabetta Camussi, professoressa di Psicologia sociale all’Università Bicocca di Milano, il primo ateneo italiano che da alcuni anni organizza incontri di orientamento per genitori. «L’aspetto iniziale su cui vale la pena soffermarsi è come i genitori possano aiutare i propri figli in una scelta importante come quella del percorso universitario: facendo decisamente un passo indietro, o, se proprio non riescono, almeno un passo di lato. (...) Si tratta di genitori interessati, curiosi, troppo spesso però presenti in funzione sostitutiva rispetto ai figli». Non è un fenomeno solo italiano. Recentemente, sulle più importanti testate giornalistiche inglesi e francesi è nato un dibattito sul ruolo intrusivo dei genitori contemporanei che, oltre a essere i finanziatori degli studi, vogliono essere anche protagonisti nelle scelte dei figli, perfino a partire dalla compilazione della lettera di autopresentazione per essere ammessi a un corso di laurea. (...)
*** Sara PICCOLO, giornalista, Genitori che accompagnano i figli all’università. «Tolgono coraggio», 'Corriere della Sera', 28 gennaio 2016
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