La riflessione, la concettualizzazione e la teorizzazione non sono delle capacità intrinseche che si contrappongono alla reazione rapida e all’orientamento immediato all’azione. E’ esattamente il contrario: con la nostra mentalità occidentale, che distingue analiticamente tra pensiero e azione, noi tendiamo a pensare che un orientamento verso la concettualizzazione escluda un orientamento all’azione; ma abbiamo prove empiriche sufficienti, e teorie ‘razionali’ sufficienti, a convincerci che una visione di questo tipo è inesatta, e che può portare facilmente a stereotipare gli stili di leadership in una direzione piuttosto che nell’altra. (...)
L’organizzazione che non riflette e non concettualizza ciò che fa, ma tende solo a incoraggiare l’azione, diventerà quella che chiamo ‘organizzazione istericamente iperattiva’, caratterizzata da compartimenti stagni, dai giochi politici e dalla mancanza di aggregazione e di strutturazione delle conoscenze. La frustrazione e il cinismo dilagheranno, e la leadership perderà la propria legittimazione.
*** Richard NORMANN, 1943-2003, consulente di direzione svedese, Ridisegnare l’impresa. Quando la mappa cambia il paesaggio, 2001, Etas, Milano, 2002
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