(...) È indispensabile far chiarezza e delineare chi è il manipolatore e come agisce sulla mente della sua preda.
Troppo spesso il desiderio di totale “fusione” con il partner, sotto il profilo emotivo, cerebrale e fisico, spinge la persona ad accettare qualunque cosa, pur di proteggere la personale “sensazione” di vicinanza all’altro. È bene ricordare che si può esser vicini ed intimi con l’altro, preservando la propria identità e la propria autonomia!
Alcune donne arrivano a sentirsi intrappolate in una rete in cui, sentono di aver perso progressivamente la stima di sé, parte della propria vitalità, le amicizie, tutti i propri interessi. Non per scelta, ma perché indotte dal partner, in cambio di un quieto vivere e, soprattutto, perché in balia della paura del rifiuto e dell’abbandono.
Quando si hanno queste sensazioni, il più delle volte, si ha a che fare con un “manipolatore”. (...)
*** Angela Chiara LEONINO, Nella morsa del ragno: la perversione della manipolazione, 'psicologi italiani', 3 aprile 2015
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