martedì 19 gennaio 2016

#MOSQUITO / Aggressività, come un cane (Dieter Baumann)

Jung ha detto una volta a von Franz che, nel rapporto con la propria aggressività, è necessario nel corso della vita attraversare tre fasi. La prima fase consiste nel rendersi conto della sua presenza. L'aggressività è lì e vuole manifestarsi. La seconda fase è quella in cui noi impariamo a controllarla. La terza fase è quella in cui la lasciamo uscire, ma soltanto nella giusta dose. E' come con un cane, che lo si lascia correre ma al fischio deve tornare indietro. 

[D: Hai mai assistito a scoppi di aggressività?] 
Sì, quando mi ha insegnato ad andare a vela. C'era anche mio fratello ed io avrò avuto 14 o 15 anni. Siamo andati sul lago con un battello molto particolare, che aveva due alberi, uno davanti ed un altro dietro. Lui stava dietro e ad un certo punto mi ha mandato davanti per mettere la vela. Era al timone e mi diceva: 'Adesso prendi quella lì'; io non capivo niente ed ho preso quella sbagliata, e allora lui ha cominciato a urlare: 'No, non quella', ed era una furia. E così non saprei dire se questo mi ha aiutato a conoscere meglio le vele, ma ne dubito... Ho dimenticato di dire una cosa: che prima di tutto questo, quando siamo partiti, ha detto a mio fratello e a me che quando si va a vela si può bestemmiare. Lui non ha bestemmiato, ha soltanto urlato. Però io sono rimasto impressionato. Non gli ho urlato contro a mia volta perché avevo rispetto per lui, ma non mi sembrava neanche giusto. La cosa caratteristica però è stata che, appena smesso di urlare, un secondo dopo, ha detto tranquillamente 'Che bel venticello'.
Anche il nostro collega Augusto Vitale, che è uomo di mare, mi ha raccontato che l'arruolamento nella marina mercantile genovese prevedeva expressis verbis, oltre alla paga, il diritto di bestemmiare. E allora ho capito perché si bestemmia. Sulla nave ci vuole una disciplina assolutamente ferrea, una disciplina che va talmente contro la natura umana che almeno bisogna poter bestemmiare. 

*** Dieter BAUMANN, psichiatra e psicoanalista svizzero, nipote di Carl Gustav Jung, intervistato da Augusto Romano, 'Anima', n. 11, Moretti & Vitali, Bergamo, 2000.


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In rete si veda la 'bella' intervista di Emanuele Casale a Dieter Baumann ('Jungitalia', 30 agosto 2013) qui
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