venerdì 3 luglio 2015

#LINK / Grecia e Tsipras, il bivio (Diego Fusaro)

(...) La vicenda della Grecia e della proposta di referendum ci insegna che il sistema eurocratico sta crollando. Certo, faranno di tutto per impedire l’uscita della Grecia dall’Eurozona: non tanto per ragioni economiche (ché la Grecia, in fondo, è poca cosa rispetto ad altri Paesi economicamente più importanti), quanto piuttosto per ragioni simboliche. Se la Grecia uscisse, ciò costituirebbe un esempio per gli altri popoli della sventurata Europa. Sarebbe, di più, la prova che la retorica dell’irreversibilità dell’euro e dell’Unione Europea è solo un’ideologia che dichiara intrasformabile l’esistente al solo scopo di renderlo tale. (...)

Giova ricordare ciò che di per sé è arcinoto (con Voltaire, occorrerà ripetersi finché non si sarà capiti): l’Unione Europea segna la provvisoria vittoria del neoliberismo e dei dominanti nella lotta di classe (oggi riconfigurata come massacro di classe, in cui i dominati subiscono in silenzio), come peraltro limpidamente emerge da quelle che, con diritto, possono essere considerate le sue tre principali tendenze economico-politiche: a) l’abbassamento del debito tramite drastiche privatizzazioni e continui tagli alla spesa pubblica; b) la lotta in nome della competitività esterna, in senso globalista e mercatista, con annesso abbassamento dei costi del lavoro e dei salari per poter reggere il confronto con le altre realtà e con i Paesi emergenti; c) l’incessante ricorso a “manovre” (Renzi è uno specialista in ciò), “aggiustamenti strutturali” e “riforme”, praticate sulla carne viva della popolazione agonizzante e sempre a vantaggio del “finanzcapitalismo” (Luciano Gallino).(...) 

“Spezzeremo le reni alla Grecia!”, esclamò a suo tempo Benito Mussolini. Per una imprevedibile e beffarda ironia della storia, lui non ce la fece: vi è, invece, riuscito in pieno il mercato finanziario oggi pudicamente chiamato Europa. È bene, di tanto in tanto, tornare a volgere lo sguardo alla Grecia, alle “tragedie nell’etico” (Hegel) che lì si consumano grazie alla giunta militare di tipo economico della Troika. Ed è bene farlo, perché la Grecia rappresenta la verità dell’Europa, il futuro che attende, presto o tardi a seconda dei casi, gli sventurati Paesi che hanno firmato la loro condanna a morte entrando nella dittatura della moneta unica e di un’unione che, dimentica dei valori europei, ha come unici valori di riferimento la crescita dei profitti e il “fiscal compact”.

*** Diego FUSARO, filosofo e saggista, La Grecia di Tsipras al bivio, 'ilfattoquotidiano', 30 giugno 2015

LINK, articolo integrale qui

Sempre nel blog, altri 4 contributi di Diego Fusaro qui e 1 mia recensione al suo libro su Gramsci qui

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