(dal web, via linkedin)
Sembra che le palle c'entrino sempre.
Piacciono.
Non solo ai maschi, visto che abbondiamo ormai di donne in similmaschio.
Danno l'idea della forza: del testosterone viriloide, che afferma, asserisce, ti sbatte in faccia ciò che ha da dire, incurante di tutto e di tutti. Se necessario, con arroganza, strafottenza, sfacciataggine. Come è (deve essere) l'uomo che non deve chiedere mai. E che ogni mattina, sotto le ascelle, si spruzza la giusta dose di arrogance pour homme.
Io preferisco il termine coraggio: che rimanda al cuore.
E per il quale mi piace inventare un'etimologia che evochi, in quell'aggio del termine coraggio, un latino (sottinteso e nascosto) agere, in italiano agire. Come fosse 'mettere in moto il cuore'.
E in effetti, non si ha coraggio se non si muove il cuore.
Comunque, al di là delle etimologie, per la verità basta (basterebbe) l'onestà.
Che non ha palle.
Perché non urla: è sobria, discreta. Tanto discreta che pare non esistere.
E infatti forse non esiste.
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
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