Qualche volta pensi che la condizione di perdente la assumi nell’attimo in cui vieni al mondo.
Ma c’è uno spazio per essere vincenti. Nel riuscire a concedere qualche attimo di più a un momento cordiale, a una generazione perché abbia l’idea, per lo meno il profumo di una vita armonica. La poesia, frammenti di vittoria sulla stupidità, sull’opacità. Cristo dice questo, non aver paura di perdere perché puoi comunque essere vincente.
Ho letto di un’inchiesta fra i bambini di Palermo: dicono di Falcone e Borsellino "due stupidi perché hanno perso". Terribile.
*** Ermanno OLMI, 1931, autore e regista cinematografico, intervistato da Paolo d’Agostini, ‘la Repubblica’, 3 giugno 2004.
Sempre in Mixtura, altri 2 contributi di Ermanno Olmi qui
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