L’ospedale ha assunto un nuovo psicoterapeuta.
E’ finito il suo primo mese di lavoro.
E il nuovo psicoterapeuta si trova a tavola con i colleghi alla mensa dell’ospedale.
Mentre mangiano, chiacchierano.
Il giovane ha l’aria affranta.
Gli altri gli domandano cosa lo preoccupi.
Lui, prima, ha un po’ di remore.
Poi, si confessa.
«Francamente, io non so come voi riusciate a farcela. Io ho appena iniziato e ho meno pazienti di voi, eppure vi vedo sempre allegri e frizzanti…
«E come dovremmo essere?» si stupisce il collega più anziano.
«Ci vorresti vedere depressi come i nostri pazienti?», interviene un altro, con una risata.
«No, però, non so…
«E allora…?» insiste il più anziano.
«Io mi sento abbattutissimo... A fine giornata ho il morale a terra.»
«E come mai…?» domanda incuriosito il più anziano.
Il giovane non si trattiene.
«Ma scusa a te non capita?»
«Veramente no.»
«A me sì. Non so, non ce la faccio. A furia di ascoltare tutti i guai dei pazienti…».
I colleghi si guardano, con aria interrogativa.
Lasciano commentare il più anziano.
«Ah, beh, certo, se li ascolti pure...».
*** Massimo Ferrario, Il nuovo psichiatra, 2014-2015, per Mixtura. Riscrittura di una storiella famosa, diffusa anche in internet.
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