Vi accusano da sempre di essere troppo pensierosi e costantemente in apprensione? Non offendetevi e preparatevi alla riscossa: un recente studio condotto Lakehead University nello stato dell’Ontario dimostra che i “ruminatori mentali” sono mediamente più intelligenti di chi vive in pace con se stesso e tiene a bada le proprie emozioni. Perciò, non serve reprimere la propria naturale propensione a rimuginare per il timore che qualcuno ci additi come noiosi e pesanti.
I ricercatori hanno esaminato 126 giovani che sono stati sottoposti a test di intelligenza e a diversi questionari e prove che ne tracciavano i livelli di ansia, depressione, timidezza, paura. Si tratta di comportamenti che scatenano una iperattivazione delle facoltà cognitive e spesso portano chi ne soffre a provare sentimenti negativi. Dai risultati si è visto che al salire di preoccupazioni e ruminazione, aumentavano anche i livelli e i risultati nei test di intelligenza verbale.
Attenzione, però, a non esagerare non tanto per timore del giudizio altrui ma per se stessi. Pensare troppo e focalizzarsi su scenari negativi a lungo termine fa diminuire le difese immunitarie e ci rende più esposti alle malattie. Perciò, approfittiamo della bella stagione per uscire all’aria aperta e spegnere il cervello o almeno sintonizzarlo sul bello della natura.
*** Irma D'ARIA, giornalista, Sempre in pensiero? E' segno di maggior intelligenza, 'Dblog', 'L'isola del benessere', 4 maggio 2015, qui
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