La diseguaglianza non sempre crea incentivi ed è un riconoscimento del merito. Anzi, spesso è vero il contrario e un’elevata diseguaglianza nella distribuzione dei redditi si traduce in una diseguaglianza di opportunità. Azione perequativa dello Stato, mobilità sociale e ruolo dell’istruzione.
... una elevata diseguaglianza nella distribuzione dei redditi si traduce in una diseguaglianza di opportunità e in una significativa difficoltà ad accedere a elevati livelli d’istruzione per una parte consistente della popolazione. È difficile allora che si verifichino effetti positivi dalla diseguaglianza al merito.
In un’economia capitalistica avanzata, i divari nei livelli di istruzione e di competenze professionali tra i diversi gruppi di popolazione non sono solo il risultato dell’operare del libero mercato, ma anche della distribuzione delle capacità individuali, e per questo devono essere accettate. È, tuttavia, molto difficile che individui meritevoli possano raggiungere posizioni, reddituali e non, corrispondenti alle loro effettive capacità, se non viene assicurata loro un’adeguata eguaglianza di opportunità. (...)
Negli Stati Uniti non solo la diseguaglianza nei redditi disponibili è elevata, ma è aumentata in questi ultimi anni. Come ha sottolineato Joseph Stiglitz in numerosi interventi, ben il 93% dei guadagni della ripresa, tra il 2009 e il 2010, è stato percepito dai redditieri che si collocano nell’1% più ricco. Con la crescita dei redditi dei percettori più ricchi, si è ridotta la quota percepita dalla classe “media”. (...)
Un importante fattore di riduzione delle diseguaglianze è stato ed è ancora l’istruzione. Tuttavia, da sola, può non essere sufficiente. L’accesso ai gradi più elevati dell’istruzione è infatti costoso e le categorie più povere, ma oggi anche gran parte della “classe media”, ne vengono escluse. Per evitare che i gruppi che dispongono dei redditi e della ricchezza più elevati siano i soli ad acquisire posizioni di rilievo nella società, è necessario, dunque, introdurre una pluralità di interventi alternativi ed eterogenei perché eterogenei sono i fattori all’origine della diseguaglianza. (...)
*** Renata TARGETTI LENTI, professore emerito dell’Università di Pavia, dicente di Sistemi Economici Comparati, saggista, Crescita, la fine del sogno americano di risalire la scala sociale, 'lavoce.info', blog 'Ilfattoquotidiano.it', 1 luglio 2015
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