Si sono create figure spettacolari ma culturalmente inconsistenti. Viviamo di impressioni epidermiche. La prevalenza dell'immagine mi spaventa. Ci rende personaggi distorti, irreali, impalpabili. E soprattutto senza verifica. Le mie sono constatazioni di un uomo che vive appartato. Questo destino forse avrà in futuro i suoi valori, ma oggi si trasmette nella piattezza del presente.
[D: Le pesano i suoi novant'anni?]
No, per nulla. Ma a volte mi insospettiscono. «I vecchi», è sempre La Rouchefoucald a ricordarcelo, «amano dare buoni precetti per consolarsi di non essere più in grado di dare cattivi esempi».
*** Carlo CARENA, 1925, classicista, docente, traduttore, già direttore editoriale Einaudi, intervistato da Antonio Gnoli, giornalista e saggista, «Carlo Carena. E' in un piccolo mondo classico che ho cercato la mia felicità», rubrica 'straparlando', 'la Repubblica', 5 aprile 2015.
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