All’immagine della saggezza come ascesa lenta, dolorosa, mitica, verso la cima, si può contrapporre l’immagine della danza intorno al centro, che richiama l’alternarsi, nella vita individuale, di saggezza e follia, di armonie e disarmonie. Una danza più greve e routinaria di quanto ameremmo pensare. Dobbiamo danzare vicino al centro, un centro che nemmeno esiste come luogo, ma è fedeltà a se stessi e alla comunità, in questo danzare che continua tutta una vita. La saggezza ha poco da spartire con la vecchiaia e non è vero che l’invecchiamento costituisca, di per sé, un’opportunità privilegiata. Il punto critico non è l’invecchiamento ma l’individuazione.
*** Alberto SPAGNOLI, medico, neurologo, psicologo junghiano, esperto di psicologia della seconda metà della vita, ... E divento sempre più vecchio, Bollati Boringhieri, Torino, 199
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