Tutti ne parlano: il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, si è dimesso. Più dei problemi politici, del funerale dei Casamonica, di Mafia Capitale e dei suoi molti nemici, ha potuto la trasparenza. Il Sindaco, infatti, ha deciso di porre fine alla sua esperienza di primo cittadino dopo le polemiche scoppiate successivamente alla pubblicazione della documentazione relativa alle spese di rappresentanza sostenute negli ultimi due anni.
Neanche la promessa di restituire almeno parte delle somme è servita: le 492 pagine pubblicate sono state esaminate attentamente da giornalisti, avversari politici e semplici cittadini che hanno fatto le pulci al Sindaco, contestando la legittimità e l’opportunità di molte di esse.
Quanto accaduto a Roma è la prova, ammesso che ce ne fosse bisogno, dell’importanza sempre maggiore della trasparenza, sia per gli amministratori che per i cittadini.
La sensazione, tuttavia, è che gli uni e gli altri non sappiano ancora maneggiare con cura l’importantissimo questo importantissimo strumento e non siano consapevoli fino in fondo di quello che può comportare.
In particolare, credo che ci siano tre lezioni che possiamo trarre dal “caso Marino”.
1. Uno scontrino sul web fa più rumore di mille fatture non pubblicate (...)
2. C’è sempre qualcuno che controlla (...)
ni italiane – gli scontrini sarebbero stati passati al setaccio?
3. La trasparenza (non) è solo vouyerismo (...)
Il “caso Marino” è però anche l’ennesima dimostrazione che corriamo un rischio grave: quello che il confine tra trasparenza e il gossip diventi sempre più labile, assecondando una voglia di vouyerismo molto italiana. (...)
Insomma, non deve essere confusa con un “Truman show” in cui guardiamo l’estratto conto del Sindaco per poi confrontarlo con il nostro. Dobbiamo passare velocemente dal “dibattito sui costi” della politica al “dibattito sulla produttività” dei costi della politica.
E invece, tornando a Ignazio Marino, nessuno si è chiesto se e quanto le migliaia di euro investite in spese di rappresentanza abbiano prodotto qualcosa per la città di Roma e i suoi cittadini. (...)
*** Ernesto BELISARIO, avvocato, esperto in diritto delle tecnologie e innovazione nella PA, Marino: le tre cose che ci ha insegnato sulla trasparenza, suo malgrado, 'ilfattoquotidiano.it', 11 ottobre 2015
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