E ancora di più mi piace fare doni non richiesti, almeno non sfacciatamente, perché, per l'appunto, per principio non chiedo mai il benché minimo favore in cambio a quanti li faccio, ci resto male solo se non mi si dice ‘grazie’ perché mi sembra di offendere mia madre che così mi aveva insegnato, perché se uno non dice ‘grazie’ vuol dire che nemmeno accusa il fatto di averlo ricevuto, il tuo pensiero, e quindi il pensiero potrebbe essere andato perso e bisognerà fargliene un altro per sincerarsi, ma poi se ‘grazie’ non me lo dicono… anche se il dono, arrivato a destinazione, non è stato respinto al mittente... me ne faccio una ragione: la timidezza, l'imbarazzo, l'impossibilità di sdebitarsi, l'arroganza del bisognoso ma complessato dall'orgoglio, il disprezzo per me che mi sono permesso di pensare che la vittima della mia non richiesta generosità potesse mai volere un regalo da uno simile, da me.
*** Aldo BUSI, 1948, scrittore, El specialista de Barcelona, romanzo, Dalai editore, 2012
In Mixtura, 1 altro contributo di Aldo Busi qui
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