giovedì 16 aprile 2015

#SGUARDI POIETICI / Alto Tradimento (M. Ferrario)

Non parlano più.

Solo spostano aria, 
ogni giorno più
viziata.

Svuotate. 
Senza sangue. 
Rinsecchite.

Uccise dalla retorica ammorbante
e stucchevole
che si guarda, si piace negli specchi
e abbindola 
compiacente.

Non parlano più.

Solo mimano
sentimenti
sconciamente accarezzati e blanditi 
con sorrisi appiccicati e impudenti
da anime mai nate 
perché inconsapevoli e incapaci di pensare e sentire e vivere
o da anime vendute
per un tozzo miserevole di miserevole
potere.

Non parlano più.

Eppure.

Eppure un giorno
loro,
le parole che parlano,
si ribelleranno
e prenderanno la
parola.

Individueranno la sola parola 
vera
che sa di anima e di corpo e di sangue e di visceri
e di terra mai calpestata e di rugiada al mattino.

E basterà questa sola parola 
vergine e autentica e mai proferita
per pronunciare la condanna
con sentenza definitiva e immediata
sulla pubblica piazza.

Per Alto Tradimento.

Da quel momento,
e per sempre,
le parole che parlano
ricacceranno in gola
le parole che non dicono parole
ma solo
fiato 
che intossica e corrompe.

Noi 
allora
ci sentiremo
bene.

Tireremo un respiro profondo
guardando il cielo
e dentro di noi
ritroveremo l’orizzonte.
E risentiremo
il lucore fresco e tremolante
dell’alba.

Saremo forse un po’ come 
vetro:
fragili e puri.
Ma consistenti.

*** Massimo Ferrario, Alto Tradimento, luglio 2014.
Anche in  'losguardopoIetico', n. 393, 19 luglio 2014, http://twl.sh/WpbVKG

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