Non parlano più.
Solo spostano aria,
ogni giorno più
viziata.
Svuotate.
Senza sangue.
Rinsecchite.
Uccise dalla retorica ammorbante
e stucchevole
che si guarda, si piace negli specchi
e abbindola
compiacente.
Non parlano più.
Solo mimano
sentimenti
sconciamente accarezzati e blanditi
con sorrisi appiccicati e impudenti
da anime mai nate
perché inconsapevoli e incapaci di pensare e sentire e vivere
o da anime vendute
per un tozzo miserevole di miserevole
potere.
Non parlano più.
Eppure.
Eppure un giorno
loro,
le parole che parlano,
si ribelleranno
e prenderanno la
parola.
Individueranno la sola parola
vera
che sa di anima e di corpo e di sangue e di visceri
e di terra mai calpestata e di rugiada al mattino.
E basterà questa sola parola
vergine e autentica e mai proferita
per pronunciare la condanna
con sentenza definitiva e immediata
sulla pubblica piazza.
Per Alto Tradimento.
Da quel momento,
e per sempre,
le parole che parlano
ricacceranno in gola
le parole che non dicono parole
ma solo
fiato
che intossica e corrompe.
Noi
allora
ci sentiremo
bene.
Tireremo un respiro profondo
guardando il cielo
e dentro di noi
ritroveremo l’orizzonte.
E risentiremo
il lucore fresco e tremolante
dell’alba.
Saremo forse un po’ come
vetro:
fragili e puri.
Ma consistenti.
*** Massimo Ferrario, Alto Tradimento, luglio 2014.
Anche in 'losguardopoIetico', n. 393, 19 luglio 2014, http://twl.sh/WpbVKG
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