Angelo Rizzoli junior, mio antico compagno di scuola al Berchet, mi ha raccontato questo aneddoto:
«Un venerdì pomeriggio, verso le quattro e mezza, entro nell’ufficio di mio nonno: “Cumenda, lo chiamavamo così anche in famiglia, vado a Saint Moritz e vorrei partire adesso perché se lo faccio fra un’ora trovo la coda del weekend”.
“Se tu pensi di poter uscire un’ora prima degli altri, allora puoi anche non ripresentarti lunedì”».
Questi aneddoti sui rampolli dei "padroni del vapore" mi fanno venire l' orticaria per la carica imbonitrice che oscenamente diffondono a titolo di ammaestramento delle masse. Non é un caso che in genere siano pubblicati da giornalisti/scrittori destrorsi e vagamente nostalgici dell' imprenditoria dei Cumenda, di cui sono probabilmente a libro paga.
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