mercoledì 11 ottobre 2017

#SPILLI / Rosatellum bis, la fiducia imposta (M. Ferrario)

Il governo impone la fiducia sul disegno di legge elettorale detto Rosatellum bis
Questo avviene con un parlamento sovra-rappresentato in chiave maggioritaria da una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Consulta e in violazione di una raccomandazione del Consiglio di Europa che suggerisce, a tutti i paesi europei, di non modificare le leggi elettorali vigenti entro un anno dalla data del voto

Qualcuno ha parlato di golpe istituzionale
Io non uso questa espressione. Ma certo la decisione di porre la fiducia, in un parlamento così formato e a pochi mesi dalle elezioni, su una legge più che contestabile per i contenuti non solo probabilmente incostituzionali (dopo il Porcellum e l’Italicum, bocciati dalla Consulta, si prospetta, in caso di promulgazione della legge, una terza sentenza di incostituzionalità), ma senza dubbio illiberali (a causa dei futuri eletti nominati dai partiti e per la impossibilità, per il cittadino, di voto disgiunto fra scelta uninominale e proporzionale) è di una prepotenza incredibile. E conferma la chiusura a riccio, strafottente e impudente per l'arroganza che ostenta ormai da anni, del ceto politico: seminando ulteriore disaffezione verso la cosa pubblica e disperata ‘disperanza’ verso il futuro della politica italiana. 

Verrebbe da chiedere l’intervento del capo dello Stato: se non ci fossimo abituati, nel succedersi degli uomini che pur con stili diversi hanno ricoperto la prima carica della Repubblica, a vedere assenza quando era il caso si manifestasse quella presenza capace di mettere degli stop alla protervia, quando non all'ignoranza, di politici e legislatori.
Ci dicono che a quei livelli opera spesso la ‘persuasione morale’, giocata nel silenzio e nell'informalità delle relazioni. Può essere. Ma se contano i risultati, c’è da dubitare fortemente sull’efficacia, in troppe occasioni, di una simile azione.

Del resto, l'ipotesi dell'inciucio Pd-Forza Italia per la prossima legislatura, decisa dai vertici dei due partiti che non a caso sono d'accordo sul Rosatellum bis, non pare essere neppure più un'ipotesi.
Dunque, nonostante l'impegno pubblico preso dal presidente del Consiglio Gentiloni, in occasione del suo insediamento, a non coinvolgere il Governo in leggi elettorali di pertinenza del Parlamento, apprestiamoci a vedere compiuta l’ennesima oscenità democratica: in una democrazia sempre più svuotata, dunque sempre più post (democrazia) e, come è stato detto, sempre più senza popolo. 

*** Massimo Ferrario, Fiducia imposta per il Rosatellum bis, per Mixtura


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