– L’informazione indipendente? Devo essere sincero? In questo momento mi chiedo cosa sia. Significa che il mio editore fa solo l’editore e non ha altri interessi?
Qualcuno, da metà platea, mi ha interrotto senza neppure alzarsi in piedi:
– Significa che i nostri editori sono solo i nostri lettori.
– D’accordo. Bellissimo. Usiamolo come slogan di lancio, certo. Poi però guarda internet: lì i tuoi lettori li puoi contare uno a uno, li puoi conoscere anche tutti, per nome e cognome. Ma ti sembra un grande progresso? A quanto vedo oggi, non saprei. Là fuori c’è gente che combatte il tumore con il bicarbonato... mi dirai va bene, c’è sempre stata, ma il punto è che ora ha diritto a essere accontentata, capite? Ora ha diritto a leggere un blog, un sito, un gruppo, un forum del cazzo che gli dice che è vero. E la chiama informazione. Questa è l’informazione dei lettori: è passare da un padrone a un altro. L’informazione indipendente non la vogliono gli editori, lo sappiamo. Ma cosa abbiamo imparato in questi anni? Che non la vogliono neanche i lettori. Il mondo, se uno lo racconta com’è, ci fa troppa paura. Nessuno vuole essere informato, nessuno. Vogliamo essere rassicurati, vogliamo leggere solo quello che conferma le nostre convinzioni, perché non abbiamo nessuna voglia di verificarle. Vogliamo solo sapere che qualcun altro la pensa come noi, perché da soli non abbiamo il coraggio nemmeno di una mezza idea. Ecco come la penso.
*** Giampaolo SIMI, 1965, giornalista, scrittore, sceneggiatore, La ragazza sbagliata, Sellerio, 2017
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