C’era una volta un ragazzino a cui piaceva suonare il tamburo e lo faceva per tutto il giorno. Si rifiutava di smettere di battere e non gli importava quello che gli altri dicessero o facessero.
I suoi vicini consultarono le donne più sagge chiedendo loro di fare qualcosa per il bambino.
La prima donna saggia disse al ragazzo che se avesse continuato a fare così tanto rumore avrebbe finito per perforarsi i timpani, ma il suo ragionamento era troppo complicato per il bambino, che non era né uno scienziato né un illuminato.
La seconda donna saggia gli disse che il battito del tamburo era un atto sacro e pertanto doveva essere effettuato solo in occasioni speciali. Il bambino però continuava a tamburellare felicemente.
La terza donna trovò una soluzione semplice, offrì dei tappi per le orecchie ai vicini.
La quarta diede al ragazzo un libro in modo da poter concentrare le sue energie su altre cose. Ma, ovviamente, i libri erano di scarso interesse per lui.
La quinta diede, invece, ai vicini i libri che insegnavano a gestire la rabbia.
La sesta diede al ragazzo alcuni esercizi di meditazione per farlo placare e gli spiegò che tutta la realtà è immaginazione. Come tutti i placebo, alcuni di questi rimedi funzionarono per un breve periodo, ma nessuno funzionò a lungo.
Alla fine, arrivò una donna veramente saggia.
Consegnando al ragazzo un martello e uno scalpello, gli chiese: «Mi chiedo cosa ci sia dentro a quel tamburo».
*** Manfred F. R. KETS DE VRIES, 1942, consulente manageriale, docente clinico di sviluppo della leadership, La donna veramente saggia, da Effetto porcospino. Il segreto per costruire team eccellenti, 2011, Edizioni Ferrari Sinibaldi, 2012.
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