Alla base di tutti i rimedi per affrontare discorsi manipolatori c’è una virtù: l’umiltà. Quanto più si riesce a distanziarsi dalla propria persona, dalle proprie idee e dalle proprie parole, e quanto più ci si sa mettere nella situazione degli altri, tanto più chiaro sarà il proprio sguardo al momento di riconoscere i meccanismi della manipolazione. Altrimenti ci si sentirà immediatamente feriti e confusi. Si sarà così occupati a curarsi le ferite, che non verrà in mente nulla di sensato per difendersi dall’aggressore.
Uno dei molti aspetti positivi dell’umiltà è la capacità di riconoscere le ragioni che spingono qualcuno a un determinato comportamento. Già la mera comprensione di esse (senza che sia necessario accettarle) è di grande aiuto per rispondere con obiettività a chi ci attacca sul piano emozionale e soggettivo. Questa comprensione è un primo e grande passo per contrastare il manipolatore senza usare le sue stesse armi. Replicare alla manipolazione con manipolazione, restituire ironia per ironia, non soltanto è assurdo ma retoricamente inefficace, perché non si esce dal gioco che distrugge la comunicazione.
*** Alberto GIL, ordinario di traduttologia in lingue romaniche e docente di retorica nell’Università del Saarland in Germania, L’arte di convincere. Come trasmettere efficacemente il tuo messaggio, Edusc-Edizioni Santa Croce, 2016, citato da Bruno Mastroianni, 'facebook', 24 ottobre 2017, qui
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