e sentirne il sapore,
e se la terra fosse una cosa da mordere
sarei un momento più felice...
Ma non sempre voglio essere felice.
È utile di tanto in tanto essere infelice
per potere esser naturale...
Non tutto è giorni di sole,
e la pioggia, quando manca molto, si chiede.
Accolgo per questo l'infelicità con felicità
naturalmente, come chi non si stupisce
che ci siano monti e pianure
e che ci siano rocce e erba...
Quel che conta è essere naturale e calmo
nella felicità o nell'infelicità,
sentire come chi guarda,
pensare come chi cammina,
e in punto di morte, ricordarsi che il giorno muore,
e che il tramonto è bello e è bella la notte che resta...
È che se così è, è perché è così.
*** Fernando PESSOA (Alberto Caeiro), 1888-1935, poeta e scrittore portoghese, XXI Se potessi prender la terra tutta, da Un'affollata solitudine. Poesie eteronime, Bur, 2012 - Poesia scritta da F. Pessoa con l'eteronimo di Alberto Caeiro, ovvero colui che il poeta avrebbe voluto essere.
https://it.wikipedia.org/wiki/Fernando_PessoaIn Mixtura altri contributi di Fernando Pessoa qui
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