martedì 7 marzo 2017

#SENZA_TAGLI / Lavoro, e i giovani? (Enrico Mentana)

Care forze politiche, quando finirete di azzannarvi sui padri e sui padrini potete anche cominciare a riflettere sui giovani? Ogni mese cerco di proporvi questo tema, in un contesto sociale e lavorativo che continua a essere cupo. Non solo. Ogni rilevamento statistico ci restituisce un quadro più difficile. Oggi l'Istat ci dice che 115mila cittadini italiani l'anno scorso hanno deciso di trasferirsi in un Paese estero, cancellandosi dalle nostre liste anagrafiche. Il loro numero cresce del 12,6% rispetto al 2015 ed è quasi triplicato in sei anni (40mila cancellati italiani nel 2010). Giovani soprattutto, ovvio. 

Incrociamo questo dato con quelli ben noti sull'occupazione giovanile, sul record negativo delle nascite, al lordo di 92mila nati da madri straniere, che è di 474mila (mai così poche in numeri assoluti dal 1936, quando però gli italiani erano 43 milioni), sul numero degli over 65, che sono 13 milioni e mezzo, il 22,3% della popolazione.

Nella dorsale dei lavori meno cercati dagli italiani abbiamo già una preponderanza di immigrati stranieri, e in totale gli abitanti non italiani sono 5 milioni 29mila su 60 milioni 579mila. 
E' un paese che sta lentamente appassendo, attratto dalla sua altissima aspettativa di vita, arrivata al record europeo di 80,6 per gli uomini e 85,1 delle donne. L'età media dei residenti è di 44,9 anni, ma in realtà è più alta, perché sconta l'abbassamento dovuto agli immigrati.

Care forze politiche, che volete fare?

*** Enrico MENTANA, giornalista, direttore TgLa7, 'facebook', 6 marzo 2017


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