Socrate: «E allora, rifletti su questo: supponi che mentre noi stiamo per scappare, o come s’ha da chiamare questo, ci venissero davanti le Leggi e la stessa Città e ci chiedessero: «Di’ un po’, Socrate, che cosa hai in mente di fare? Non è, forse, per distruggerci, per quanto sta in te, noi, le Leggi e tutta la Città insieme, che ti accingi a compiere quest’impresa? Pensi proprio che possa reggersi ancora, senza che ne sia sovvertita, quella Città in cui le sentenze emesse non hanno efficacia, calpestate e rese vane da cittadini privati?», cosa risponderemmo, Critone, a queste parole, a domande simili?»
*** PLATONE, 428 (427) a.C.-348 (347) a.C., filosofo greco antico, Apologia di Socrate, in Platone, Apologia di Socrate, Critone, Garzanti ebook, 2012
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