mercoledì 29 marzo 2017

#SGUARDI POIETICI / La notte è mia sorella, io nel profondo (Edna St. Vincent Millay)

La notte è mia sorella, io nel profondo
dell’amore annegata, giaccio a riva,
acque ed alghe a fior d’onda mi lambiscono,
mi ferirà la draga, e c’è di più:
lei, solo braccio teso dalla sabbia,
unica voce il cui respiro sento
a sgelarmi le nari, ad aprirmi la mano,
lei potrebbe avvisarti, se tu udissi.
Ma di certo è impensabile che un uomo
in sí dura tempesta lasci il quieto
focolare e s’imbarchi al salvataggio
di un’annegata per portarla a casa,
sgocciolante conchiglie sul tappeto.
Buia è la notte, e per me piange al vento.

*** Edna St. Vincent MILLAY, 1892-1950, poetessa statunitense, La notte è mia sorella, io nel profondo, da L’amore non è cieco, Crocetti, 2001, traduzione di Silvio Raffo. Segnalato in 'interno poesia', 15 marzo 2017, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Edna_St._Vincent_Millay


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