La sana autostima si coltiva insegnando al bambino che la sua unicità è altrettanto valida e degna di rispetto dell'unicità degli altri. Si insegna al bambino a coltivare l'individualità come valore espressivo di sé e non l'individualismo (atteggiamento narcisista, aggressivo e prevaricatore).
Quindi, dire al bambino che è unico non significa dirgli che è speciale o superiore o il migliore di tutti. Un bambino con sana autostima dice: "mamma, papà guardatemi!" cioè "confermatemi nel mio modo di essere, di fare e di performare".
Un bambino narciselfie, invece, si mette in mostra offendendo con le parole e colpendo aggressivamente gli altri (primi segnali di bullismo che vanno intercettati subito e sradicati).
Un bambino con sana autostima non ha bisogno di essere "scortato" dai genitori, ovvero superprotetto e giustificato anche quando sbaglia o sistematicamente difeso a scuola, andando anche contro gli insegnati in modo aggressivo.
Lo stile educativo dei genitori porta sempre in una direzione piuttosto che nell'altra, non ci sono vie di mezzo.
E comunque vale sempre il vecchio detto pedagogico: la mela non cade mai lontano dall'albero.
*** Stefano GRECO, consulente, formatore, saggista, La differenza tra sana autostima e 'narciselfie' nell'educazione dei bambini, 'facebook', 22 marzo 2017, qui
In Mixtura altri contributi di Stefano Greco qui
Nessun commento:
Posta un commento