lunedì 11 aprile 2016

#SGUARDI POIETICI / Per Gaza (Pietro Ingrao)

Guarda: 
vedi come ostinate 
tornano dal cielo le bombe fiorenti, e furenti 
calano sulle strade, spezzano corpi, 
ardono case, testarde inseguono
gli stupiti fanciulli, 
gridano 
cantano l’inno alla morte 
senza stancarsi mai … 
Chi siete, 
perché illuminate le notti, 
insanguinate le vie: 
perché siete in ansia 
perché vi serve la strage degli innocenti 
e forse disperate sull’esistere 
tornate a cantare la gloria 
dell’uccidere di massa, 
affidate la pace alla morte … Voi 
così senza speranza 
se soltanto 
l’assassinio di massa può assicurarvi la vita 
e solo le maledizioni e le lacrime 
possono difendervi. 
E non vedete, non sperate 
altra salvezza 
per l’uomo e per il figlio dell’uomo 
che la morte corale. 
Voi che venite da un cammino di lagrime 
e ora senza lume di tregua 
seminate nuovo pianto innocente.
Da lontano 
vi scrutiamo impotenti: 
e null’altro sappiamo 
che invocare da voi l’elemosina della pace. 
Noi che veniamo da lotte di secoli 
condotte per tutte le terre infinite di questo globo rotondo 
in cui dato a noi 
fu di vivere, 
e sembriamo ora 
solo capaci 
di educarci all’indifferenza. 
O scrutare allibiti. 

*** Pietro INGRAO, 1915-2015, politico e militante comunista, intellettuale, poeta, Per Gaza, ‘l’Unità’, 9 gennaio 2009



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