E’ sempre più difficile creare un ordine di priorità e dedicare l’attenzione alle cose più importanti per il semplice motivo che non riusciamo più a individuarle. Di fronte al sovraccarico ognuno mette in atto delle strategie di difesa. Ne possiamo individuare almeno quattro.
Primo: mi focalizzo sulle questioni chiave, che hanno da sempre avuto la maggiore importanza. E’ un atteggiamento conservatore che rischia di trascurare elementi nuovi e di farci reagire in modo sbagliato a una situazione inattesa.
Secondo: mi concentro sulla parte del problema che sono capace di svolgere: anche questo è un atteggiamento conservatore e molto rischioso: non è detto che la cosa che so fare meglio sia anche la più importante.
Terzo: faccio quello che fanno gli altri. E’ una scelta che minimizza, allo stesso tempo, il rischio e la creatività.
Quarto: ho un mio progetto e in base a questo cerco l’informazione che mi occorre. E’ l’atteggiamento più creativo. Non si limita infatti ad aspettare che l’informazione arrivi, per poi selezionarla, ma la produce direttamente in base a un percorso personale.
*** Salvatore VICARI, consulente di direzione, docente di economia alla Bocconi, intervistato da Rosella Denicolò, On off, come funziona l’attenzione, ‘D la Repubblica delle donne’, 14 maggio 2002.
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