Molti genitori, per lo più quelli che si lasciano sistematicamente accoppare dai propri figli, confondendo la "democrazia genitoriale" con la caotica confusione di ruoli e funzioni, ritengono di avere il diritto naturale di controllare, supervisionare, sindacare, e imporre il loro punto di vista alla attività dei docenti dei loro figli, ritenendo con supponente arroganza che gli insegnanti e finanche i presidi stiano lì a doversi preoccupare di consultarli prima di assumere qualsiasi decisione in merito al loro lavoro.
Quando alla direttrice e ad una delle insegnanti di mia figlia dissi che godevano della mia più assoluta fiducia e avevano naturalmente carta bianca nella loro attività didattica e riguardo tutte le azioni che avessero ritenuto adottare nell'interesse scolastico di mia figlia, e non dovevano consultarmi ad ogni piè sospinto, mi accorsi che mi guardavano come si guarda un marziano, che avevano gli occhi lucidi e un leggero tremore delle mani ed ebbi l'impressione che stessero per svenire dalla commozione.
*** Egidio T. ERRICO, medico psichiatra e psicoterapeuta, Genitori e insegnanti, 'facebook', 12 aprile 2016, qui
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