Vorrei che si sviluppasse in voi giovani il senso critico, ossia la capacità di valutare le cose per quelle che sono, senza filtri demagogici o dogmatismi di sorta, avendo il coraggio, se necessario, di dubitare anche di quello che tutti sembrano ritenere ovvio. Significa anche saper giudicare a partire dai fatti, e non lasciarsi fuorviare dalle idee degli altri senza averle prima fatte nostre, né permettere che le nostre si irrigidiscano. Significa documentarsi, andare instancabilmente alla ricerca di conferme, sa-per cambiare idea e riconoscere i propri errori. E’ quanto di meglio la scienza, e il metodo scientifico, mi abbiano mai insegnato. Spero che possa insegnarlo anche a voi.
Prima ancora di abbracciare la nobile causa dell’ambientalismo, dovremmo forse pensare a un’’ecologia della mente’, sbarazzarci dei pregiudizi, tornare al dialogo aperto e costruttivo. Non abbiate paura di dubitare, e di criticare tutto quello che non vi convince fino in fondo. Abbiate la forza e il coraggio di sostenere le vostre idee, anche se vi sembrano impopolari, anche quando non vi sentite appoggiati. La forza della ragione è in ciascuno di voi. E’ questa la scienza che voglio provare ad insegnarvi: quella mossa dal ragionamento critico, lo stesso che già due secoli fa insegnavano gli illuministi e dopo di loro il grande filosofo Kant, e che riassumerei così: ‘pensate con la vostra testa’.
*** Tullio REGGE, 1931-2014, fisico, docente emerito al Politecnico di Torino, Giovani vi esorto alla scienza, ‘ttl’, supplemento de ‘La Stampa’, 2 ottobre 2004, estratto da Tullio Regge, Lettera ai giovani sulla scienza, Rizzoli, Milano, 2004.
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