Non so nulla di trivelle e di quello che avviene ai piani alti del palazzo dell'ENI.
Non so nulla di fondali marini e delle implicazioni politiche nel business dell'energia.
Ho cercato di informarmi e ho votato si. Anche perché nessuno mi ha detto che votando no il giorno dopo avrei pagato il carburante 0,50 al litro.
Ma se avessero vinto i no sarei stato contento lo stesso, perché avrebbe vinto comunque l'idea di democrazia.
Sappiamo bene che la democrazia da noi è tutta una farsa.
Ma vedere la cabina elettorale mi da ancora l'ultima speranza che non farò la fine di Giacomo Matteotti, Piero Gobetti, Giovanni Amendola o non verrò prelevato da qualcuno che mi porterà nel garage olimpo (se avete lo stomaco forte, guardatevi il film).
Ecco, forse la cosa più drammatica è uccidere l'idea di democrazia con l'arma letale dell'astensione. Chi spera che le cose cambino rimanendo sul divano o stravaccato da qualche parte senza andare a votare, forse si merita di provare un regime. Moravia scrisse gli Indifferenti. La peggior specie di persone è chi lascia morire l'idea di democrazia per la quale milioni di persone hanno dato la loro vita.
*** Stefano GRECO, psicologo, formatore, consulente, 'facebook', 17 aprile 2016, qui
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