domenica 16 agosto 2015

#VIDEO / Superpolli, in impresa e fuori: no grazie (Margaret Heffernan)


Margaret HEFFERNAN
imprenditrice statunitense, management thinker, saggista
Superpolli? No, grazie, archiviamo le gerarchie
TedWomen, maggio 2015
(oltre 960mila visualizzazioni)
video, 15min47


Come sapete, in Mixtura ho diffuso una quantità notevole di conferenze Ted: quasi una quarantina, tra quelle originali, provenienti dalla sede centrale Usa, e quelle prodotte localmente, anche in Italia.
Questa, recente, mi era sfuggita. 
E ringrazio Stefano Pollini (che spesso interviene commentando con intelligenza gli stimoli del blog) che l'ha segnalata su linkedin. 
Sono quindici minuti che meritano.
E tra l'altro si guardano in un soffio, per il (solito) stile accattivante con cui spesso i relatori Ted, specie se statunitensi, sanno catturare l'attenzione. 
Dice cose che dovrebbero essere banali. Invece sono, ancora, rivoluzionarie.
Sempre più rivoluzionarie.
Perché il mondo, e le imprese, sembra che continuino a privilegiare i superpolli.
Con le conseguenze che vediamo ogni giorno. 
Non tra i polli. 
Ma tra noi. Che siamo peggio dei polli. (mf)

° ° °
Spesso la gestione delle imprese adotta il cosiddetto "modello del superpollo", un sistema incentrato su impiegati superstar che si distinguono per prestazioni migliori rispetto agli altri. 
Tuttavia, non è questo il principio-guida dei gruppi di lavoro che conseguono i risultati migliori. 
Come osserva Margaret Heffernan, la coesione sociale - costruita durante le pause-caffè e ogni volta che un membro del gruppo chiede aiuto a un altro - nel tempo, conduce a grandi risultati. Questo talk è un ripensamento radicale di ciò che spinge l'uomo a dare il meglio di sé sul lavoro e del significato della parola 'leader'. 
Perché, come sottolinea Heffernan: "Le aziende non hanno idee, sono le persone che ce le hanno." (dalla presentazione del video)

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Un biologo evoluzionista della Purdue University, William Muir, fece uno studio sui polli. Muir si interessava di produttività, una cosa che penso riguardi tutti noi, ma che nei polli è facile da misurare perché basta contare le uova. (Risate) Voleva sapere come rendere i suoi polli più produttivi, così escogitò un bell'esperimento. I polli vivono in gruppi, quindi ne selezionò una colonia media e la lasciò crescere per sei generazioni. A questo punto, creò un secondo gruppo composto dagli individui più produttivi, che chiameremo 'superpolli'. Questi furono riuniti in una super colonia, selezionando da ogni generazione soltanto gli individui più produttivi.

Dopo sei generazioni, indovinate cosa scoprì? I polli del primo gruppo, quello medio, se la passavano benissimo. Erano tutti belli grassottelli e ben piumati e la produzione di uova era aumentata notevolmente. E il secondo? Tutti morti, eccetto tre superstiti che avevano beccato a morte tutti gli altri. Gli individui più produttivi avevano raggiunto il successo solo eliminando la produttività degli altri. 
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