(dal web)
Al di là di chi l'abbia detta (ma stavolta forse l'attribuzione è corretta), mi pare una frase condivisibile.
Ci ricorda che siamo attivi, se vogliamo esserlo. E non passivi: come spesso ci piace pensarci, anche per meglio lamentarci
Ma ci ricorda anche che siamo soli. Sempre.
Oggi, forse, più che mai.
Anche perché, sembra, abbiamo dimenticato che le mani di cui madre natura ci ha dotati sono due.
L'altra, per esempio, potremmo usarla, qualche volta, senza cadere nel buonismo stucchevole (troppo) spesso stigmatizzato come il peggiore dei mali o addirittura proporci di diventare tanti 'sanfranceschi' innamorati del prossimo, per aiutare appunto il (dimenticato) prossimo quando questi ne ha bisogno.
Magari anche non direttamente: mettendo mano ad una carità spesso pelosa (benché, più spesso di quanto crediamo, la mano che servirebbe sia una semplice parola).
Ma indirettamente: attraverso quel valore che dovrebbe tenere insieme una società e ispirare uno Stato.
E che si chiama, ad esempio, solidarietà.
Potremmo riscoprirne il significato cominciando a guardarlo sul dizionario.
*** Massimo Ferrario, per Mixtura
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