«Se usciamo dalla crisi vi porto tutti a cena». Roberto Deiana, imprenditore di Cicagna, in val Fontanabuona, solo due mesi fa lo aveva promesso ai centoventi dipendenti della Seristudio, impegnati nella produzione di componenti per le principali case automobilistiche.
Sei anni di crisi avevano minato la resistenza dell'azienda, il rapporto con le banche era deteriorato, i debiti lievitavano: «Solo due anni fa le banche mi hanno detto: fallisci, così fai un po' di pulizia», ricorda adesso Deiana. «Ho detto no, voglio onorare i miei impegni, non voglio essere divorato dai pescecani».
Due anni dopo, in un sabato di fermo produzione, la fabbrica diventa il luogo della festa, ed è come essere al ristorante: c'è il catering in azione, tartine, fritti misti in cartoccio e piatti caldi, prosecco per brindare. Ad alzare i calici sono quei trenta giovani che, ascoltando dal palco il loro datore di lavoro, scoprono di aver appena ottenuto un contratto a tempo indeterminato.
«Abbiamo lottato assieme, ho visto nei vostri occhi la stessa voglia di riscatto che ha alimentato il mio cammino e mi date sostegno interpretando il sogno. A voi, allora, voglio confermare l'assunzione a tempo indeterminato. Ora fate parte di un'azienda straordinaria, abbiatene cura», dice Deiana, commosso.
Sono per lo più giovani del luogo, anche se un 20% dei dipendenti è straniero, l'età media è sui trent'anni. Sono uomini e tante donne, impiegate anche come capoturno. Per loro, una nuova speranza. (...)
*** Lorenzo CRESCI, giornalista, Festeggia l'uscita dalla crisi e si regala 30 assunzioni, 'La Stampa', 3 agosto 2015
LINK, articolo integrale qui
Nessun commento:
Posta un commento