Quanto compiuto dalle forze dell'ordine italiane nell'irruzione alla Diaz il 21 luglio 2001 «deve essere qualificato come tortura». (qui)
Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia non solo per il pestaggio subìto da uno dei manifestanti (l'autore del ricorso) durante il G8 di Genova , ma anche perché non ha una legislazione adeguata a punire il reato di tortura.
Ci furono 63 feriti, anche gravi, tra i 93 fermati. Furono rinviati a giudizio 29 poliziotti, tra alti dirigenti, funzionari, capisquadra. In 1^ grado ci furono 13 condanne e 16 assoluzioni. In 2^ grado furono condannati anche i vertici della polizia. La Cassazione ha condannato 17 funzionari per falso aggravato e ha prescritto tutti gli altri reati.
Questo 'sguardo poietico' di Francesco Casuscelli rievoca, con forza e sdegno appassionato, la vergogna di quella notte. (mf)
° ° °
aspro della paura
il cuore pulsava frenetico e non capivo nulla
sentivo solo disagio per quell’orrore.
Ogni colpo sulla carne demoliva
i pilastri della mia Patria
quelle divise lordate di sangue
puzzavano di terrore.
Tremava la mia voce nelle grida d’innocenza
Io non torturavo ma manifestavo
Tu mi torturavi perché protestavo
Egli torturava per dovere
Noi non torturavamo dormivamo stanchi e delusi
Voi torturavate per punire la nostra pacifica opposizione
Le forze dello Stato torturavano deliberatamente
Il tempo della Giustizia finalmente ha
tagliato le coltri della calunnia,
della falsità,
della brutalità,
della vergogna
suggellando la VERITA’.
Il sole asciugherà le profonde ferite
sarà balsamo salvifico dei lividi dell’anima
ma non ridarà la fiducia e
neppur il patrio amor perduto!
Dove sono ora i carnefici?
Diligenti operai del terrore
servili aguzzini nelle mani
di quel Ministro della Paura
Forte per l’assenza del reato.
Colpevoli tutti lo siete voi
ancor di più che
vivete nel peccato di aver Torturato
Io manifestavo
Tu torturavi
Egli torturava
Noi protestavamo
Voi torturavate
Essi torturavano
*** Francesco CASUSCELLI, 21 luglio 2001, da 'sospensioni molecolari', 8 aprile 2015, qui
Massimo, hai incorniciato il mio "urlo poetico", con le preziose informazioni di un fatto di cronaca diventata una pagina di storia, un'altra "Notte della Repubblica" non ancora conclusa!
RispondiEliminaGrazie per l'ospitalità, si sta proprio bene qui!
Un caro saluto
Francesco