I giornali e le televisioni fanno a gara nel meravigliarsi e nello scandalizzarsi perché emerge che un figlio ha ucciso in modo premeditato i genitori.
Ebbene io mi meraviglio che gli eventi siano così rari! Dal mio osservatorio di psicologo ormai con trentennale esperienza emerge che le tensioni insanabili nelle famiglie sono molto diffuse e che il pensiero e il desiderio di uccidere, eliminare, distruggere è più frequente di ciò che la morale benpensante potrebbe supporre. Fortunatamente tra il pensiero e l’azione, fra il dire e il fare esiste uno spazio molto ampio che scongiura il più delle volte gli epiloghi efferati. (...)
*** Luicano CASOLARI, medico psicoanalista, Figli che uccidono i genitori, 'ilfattoquyotidiano.it', 12 gennaio 2017
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