venerdì 27 gennaio 2017

#LINK / Schiave dei nazisti (Barbara Gargaglione)

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il regime nazista perseguitò individui di diverse etnie, religioni e orientamenti politici o sessuali; le donne subirono gli stessi trattamenti degli uomini e non furono di certo risparmiate – se non in rari casi di cui vi parlerò più avanti – da fatica e morte. (...)

Himmler stabilì che ogni giorno si dovessero liquidare dalle 50 alle 100 prigioniere; le esecuzioni iniziarono a essere effettuate in uno stretto passaggio tra due alti muri chiamato “Corridoio della fucilazione” situato tra il Bunker e il crematorio. Nel 1945 per accelerare il processo, fu costruita una camera a gas azionata a Zyklon B; a gennaio le donne presenti nel campo erano più di 40.000, ad aprile dello stesso anno superavano di poco le 10.000. Il campo fu liberato il 30 aprile 1945, delle 3000 donne scampate alla marcia della morte e sopravvissute, diverse raccontarono di aver subito violenze anche dai liberatori sovietici. (...)

*** Barbara GARGAGLIONE, vice-presidente di 'Bossy'  e redattrice, Schiave dei Nazisti: l’orrore di Ravensbrück, 'Bossy', 27 gennaio 2017

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